Bronte

Dal pendio su cui si sviluppa, si gode il panorama della Valle del Simeto. Importante centro storico-culturale, ricco di monumenti, iniziò ad avere importanza quando, nel 1520, Carlo V vi fece confluire gli abitanti di numerosi casali vicini: fu devastato dalle lave nel 1651, 1832 e 1843 e nel 1799 Ferdinando III lo concesse come feudo all’ammiraglio Orazio Nelson, quale premio per l’aiuto ricevuto nella repressione dei moti di Napoli.
Il centro storico comprende numerosi palazzi e chiese che iniziarono a sorgere dalla seconda metà del ‘500 per avere il massimo sviluppo nella seconda metà del ‘700: Collegio Capizzi, la chiesa del S.Cuore, la chiesa del Rosario e la chiesa di S.Giovanni sono soltanto alcuni degli edifici notevoli. La chiesa Madre (chiesa della Trinità) è il risultato dell’unione, avvenuta nel XVI secolo, di due chiese contigue: quella della SS. Trinità e quella di S.Maria.