Modica

Risalente al sec. III a.C., come documentato, la città di Modica fu distrutta dal terremoto del 1693 e ricostruita nello stesso luogo, lasciando intatto l’originale impianto medievale degli antichi quartieri, caratterizzati dall’edilizia ecclesiastica e civile.
Caratteristico della città è l’intrecciarsi degli stretti vicoli medioevali e la cortina edilizia di chiese e palazzi signorili che si evidenziano per la fattura delle strutture architettoniche, per la ricchezza delle decorazioni e l’omogeneità cromatica della pietra calcarea lavorata con particolare perizia scultorea dalle maestranze, che richiama il ricamo dei muri a secco delle campagne iblee.
Sul territorio di Modica, sono presenti tre musei. Le due chiese cattedrali di S. Giorgio (nella zona alta) e di S. Pietro (nella parte bassa) costituiscono le direttrici dell’espansione urbana, che si snoda attraverso i grandi complessi conventuali dei Francescani, dei Gesuiti, delle Benedettine ecc. Chiese e conventi punteggiano l’itinerario barocco che si snoda dalla splendido “balcone” naturale del Pizzo al fondovalle dello stretto.