Palazzolo Acreide

Il territorio di Palazzolo Acreide risulta abitato sin dall’era preistorica, come testimoniano alcuni reperti rinvenuti nell’area, risalenti all’età del bronzo e del ferro. Lo splendore della città iniziò quando i Corinzi Siracusani fondarono nel 664 -663 a. C la loro prima colonia Akrai, città-fortezza per il controllo politico militare sui Siculi dell’altopiano Ibleo. Dopo circa milleseicento anni di vita ininterrotta fu distrutta dagli arabi nell’827 d.C.. Le rovine, ricoperte di terra, furono scavate e riportate alla luce nel primo trentennio dell’’800. Occupa un’area di circa 35 ettari.
Tra le rovine sono ben conservati: il Teatro greco, di dimensioni ridotte (circa 600 spettatori), fu modificato in età romano-imperiale; il Bouleuterion, luogo di riunione del consiglio; i resti di un tempio del IV-III sec. a.C. forse dedicato ad Afrodite; due Latomie dette “Intagliatelle” e “Intagliatae”, cave di pietra età greca utilizzate nel corso dei secoli come necropoli, luogo di culto ed abitazioni; il Tempio di Afrodite edificato nel VI sec, si conservano solo i blocchi del basamento.
Oltre ad Akrai sono da menzionare i cosiddetti Templi Ferali, latomia aperta nella roccia, testimonianza del culto dei morti in età ellenistica, ed i Santoni, sculture rupestri del III sec. a. C. che rappresentano la più complessa area sacra del mondo antico dedicata al culto della dea Cibele o anche Magna Mater.