Piazza Armerina

Il patrimonio storico culturale del Comune di Piazza Armerina, e più in generale della provincia ennese, si presenta particolarmente ricco e variegato.
La città è di fondazione medievale, il primo nucleo insediativo è attestato sul Monte Mira da cui, nel corso del tempo, la città si sviluppa a Oriente verso la Castellina fino a costruire il “borgo” che, già nel XIV secolo, era cinto di mura.
Importanti sono le descrizioni del geografo e botanico Idrisi secondo il quale Piazza, nel 1140 ca, non doveva ancora essere una città, ma un fortilizio che controllava un vasto territorio. Ad opera di Guglielmo I avvenne la distruzione del primo nucleo abitativo che fu successivamente ricostruito, nel XII secolo, sul Monte Mira.
La città si espande a partire dall’inizio del XIV secolo all’interno della cinta muraria dapprima verso nord-est con i borghi Castellina e del Soccorso successivamente verso sud nei Borghi di Santa Maria dell’Itria e Canali, infine verso est e sud-est nei borghi Altacura e Casalotto.
Dal punto di vista tipo-morfologico nel sistema urbano di Piazza Armerina possono essere individuati diversi tipi di tessuti edilizi che esprimono, nel tempo, un diverso modo di intendere le regole insediative. Si può dunque distinguere nettamente la città “sedimentatasi” nel corso dei secoli all’interno delle mura, i cui caratteri peculiari sono ben distinguibili rispetto al restante insediamento contemporaneo caratterizzato, invece, da un’espansione “sregolata” frutto dell’insieme di complessi residenziali, produttivi e commerciali che si manifestano con discontinuità su tutto il territorio.