Riserva naturale orientata di Monte Capodarso e Valle Imera

Una riserva di notevole importanza che ricade, in parte, all’interno del territorio ennese è la Riserva Naturale Orientata del Monte Capodarso e della Valle dell’Imera meridionale. Questa riserva include le gole di Capodarso, la Grotta delle Meraviglie con cavità inesplorate, i resti di un centro indigeno ellenizzato, con una misteriosa scala antichissima scavata nella roccia di cui non si è compreso il significato.
L’area protetta è posta lungo la parte mediana della Vallata del Salso o Imera meridionale e cinge le gole del monte Capodarso. Il fiume Salso, dalle acque ad alto contenuto salino, che attraversa questa area protetta e nell’antichità navigabile, è stato un’importante via di comunicazione tra le coste e l’interno dell’isola. Sembra che lungo esso siano risaliti i micenei che frequentavano la marina agrigentina; certamente la valle fece da strada alla penetrazione greca, non a caso tutta l’area è interessata da antichi centri indagati. Lo stesso monte Capodarso, sito di un antico insediamento siculo ellenizzato ancora anonimo, fa parte integrante della riserva, sia in ragione delle presenze archeologiche, ma anche per la scenografica posizione paesaggistica della sua lunga rupe di calcarenite come per le miniere di zolfo Giumentaro e Giumentarello, oggi abbandonate.