Scicli

Fiorente durante il periodo arabo, Scicli fu la città reale dei Normanni e infeudata con gli Aragonesi, fece parte della Contea di Modica. Le distruzioni causate dal terremoto del 1693 innescarono un rapido processo di trasformazione, ad oggi riscontrabile nella razionalizzazione di alcuni tracciati viari e nelle numerose scenografie barocche.
Dei principali monumenti della città sono da menzionare: l’ex complesso monastico dei Padri Carmelitani, ricostruito fra il 1775 ed il 1778; il palazzo Beneventano edificio settecentesco con una pregevole decorazione del cantonale e mensole figurate ai balconi; la chiesa Madre, già chiesa del Collegio dei Gesuiti, fondato nel 1629, in cui si conserva la statua di cartapesta della Madonna a cavallo protagonista dell’omonima festa; la Chiesa di S. Bartolomeo, già esistente nel sec. XV e ampliata nel sec. XVI, uno dei pochi edifici scampati alle distruzioni del terremoto del 1693; la Chiesa di S. Giovanni, prezioso esempio di elegante stile barocco.