Vulcano

L’isola di Vulcano, il cui nome deriva dal dio romano, anticamente chiamata ‘Hierà’, è costituita da quattro vulcani:
-“Vulcanello”, alto oltre 120 metri, risultato di un’eruzione del II secolo a.C. e collegato all’estremità settentrionale dell’isola da una stretta lingua di terreno formatasi dai detriti delle colate laviche.
-"Gran Cratere" o “Fossa Grande”, alto oltre 380 metri, che ha un’attività limitata a delle fumarole; difatti l’ultima eruzione, che distrusse completamente tutto l’abitato, risale al 1988/1890 ma, secondo i vulcanologi, il dio del fuoco è ancora una minaccia incombente.
-Tra i due anzidetti crateri si affacciano le spettacolari baie, costituite da coste formate da scogliere frastagliate e colorate, di “Porto Levante” – caratteristica per la sabbia nera e finissima protetta dal “faraglione delle Sirene” – e di “Porto Ponente”, famosa e frequentatissima per le caldissime acque dovute a fonti sulfuree sottomarine, causate dalla fuoriuscita di gas caldi dai fondali.
–“Monte Saraceno”, alto oltre 481 metri s.l.m..
Infine, a sud, il “Monte Aria”, alto circa 499 metri s.l.m, rappresenta la sommità più alta di Vulcano.
Questi ultimi due crateri, oggi, appaiono ormai inattivi. La zona del “Piano”, sella tra il “Gran Cratere” e il “Monte Aria”, è un altipiano sorprendentemente verde, coltivato a frutteti e vigneti. E’ noto che sin dall’antichità fosse presente nell’isola un’intensa attività vulcanica. La mitologia vuole che nel cratere del vulcano fosse ubicata l’officina di Efesto, in cui lavoravano i ciclopi.